mercoledì 26 maggio 2010

Al cuore dell'uomo

Scrive Cesare Pavese. "Qualcuno ci ha mai promesso qualcosa? E allora perchè attendiamo?". L'attesa è la struttura stessa della natura umana, l'essenza dell'anima. I grandi desideri e le grandi aspirazioni non sono un ostacolo o qualcosa che complica l'esistenza, ma sono ciò che rende l'uomo irriducibile proprio perchè essi sono il segno del suo rapporto con l'infinito.

Domanda. Da tempo desidero molto fortemente una vita che sia grande, ma non so che cosa sia una vita grande. Nello stesso tempo non voglio essere mediocre, perchè desidero una cosa che in fondo non conosco. Spesso penso di non essere in grado, avverto i miei limiti, la mia piccolezza in modo speciale. Però mi rendo conto, quando guardo le cose con lucidità, che quello che ho incontrato è veramente grande. Nello stesso tempo sono minato da qualcosa che insinua che questa "cosa grande" possa essere un'illusione, ed è tristissimo perchè allora veramente le cose per cui vivo vengono scosse. Però capisco che è meglio andare avanti, continuare a desiderare, anche se è una cosa che pian piano sembra che ti distrugge.
Risposta. Questa tua bellissima provocazione dice una cosa molto semplice: che tu desideri essere grande. Ma perchè desideri essere grande? Che cosa ti fa desiderare essere grande? Un animale non desidera di essere grande, questo desiderio è proprio del cuore umano. Quella natura che ti spinge a desiderare cose grandi è il cuore, quindi seguilo. Cosa vuol dire seguirlo? Vuol dire paragonare tutti gli incontri che fai con quello che il tuo cuore ti dice e, quando corrispondono, seguirli. Così andando avanti non solo non avraì la paura che sia un'illusione, ma capirai che in effetti non è un'illusione. Che sia un'illusione, infatti, è un preconcetto, un sospetto di chi è adolescente, cioè di chi non si è ancora impegnato nella vita. Segui il tuo cuore e gli incontri che corrispondono all'esigenza del tuo cuore, e cammina.

Tratto da "Reltà e giovinezza, la sfida", di Luigi Giussani. Ed. Sei, 1995.

lunedì 10 maggio 2010

"Raro cade chi ben cammina"
Leonardo Da Vinci