domenica 9 novembre 2008

Mi presento


Sono nato a Roma, ho vissuto per qualche mese in Sardegna per poi finire a Forlì. L'odore della Sardegna e del Lazio resta comunque inconfondibile, e quando ci torno è come entrare in un forno artigianale, che quella sensazione buona ti viene incontro e ti fa fiero e tenero al tempo stesso. Mi piace quel pezzo di mondo che si vede dalla finestra di Roccantica, il Cerro Antiquo sul Cammino di Santiago ed i conigli del grande parco dove vado a correre anche d'inverno. Non ho problemi con caldo e freddo, cucine di altri paesi, letti corti e bagni che funzionano male. A bugie e tradimenti, ingordigia ed avarizia, stupidità ed ignoranza, invece, non farò mai l'abitudine. Mi piacciono i soldi, di cioccolato, e le grida, dei preti che giocano a calcio, e la musica, della foresta quando nevica. Non capisco il senso del possesso, né il desiderio di potere. Ringrazio Dio per le gambe, con cui voglio fare ancora molti chilometri, e per gli occhi, ché ogni sera quando vado a letto so di non aver mai visto abbastanza. Mi sento più ingenuo che furbo, più alto che basso, parecchio tatuato, più normale di molti, più pazzo di tanti, più lettera che numero, più suono di ogni altra cosa. Vorrei aver avuto una sola donna, oppure mille, ed essermi sposato una sola volta, oppure mille. E mi innamoro tante volte al giorno, di una canzone, di una frase, di un abito che si muove col vento, di un colore, di un dettaglio della pelle, di un odore, di uno spicchio di luce, di una voce. Quando me ne andrò vorrei avere un solo rimpianto: non aver vissuto tutte le altre vite possibili, che ogni giorno mi sfiorano nello sguardo di una donna, nella possibilità di un nuovo lavoro, nel desiderio di un'impresa sportiva, nell'ipotesi di una nuova avventura, nel fascino della bellezza dietro quella curva. E chissà perchè non ci siamo baciati...

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