lunedì 26 dicembre 2011

E il mio futuro?

Il cammino si forma a mano a mano che procediamo, e ad ogni passo si aprono mille possibilità. La nostra è una scelta continua. Ma che cosa ci spinge a compiere una determinata scelta? Dipende dalla personalità con cui ci siamo formati nell'infanzia. Insomma, quello che chiamiamo futuro è una ripetizione del passato.

Il male si trasmette di generazione in generazione: la persona stregata si converte in stregone proiettando sui figli ciò che prima era stato proiettato su di lei...a meno che non si acquisti consapevolezza spezzando così il circolo vizioso. Non dobbiamo avere paura d'immergerci profondamente in noi stessi per affrontare l'orrore della mancata realizzazione.

Dal momento che ne abbiamo preso consapevolezza, in un modo o nell'altro anche la famiglia comincia ad evolvere, e non soltanto i vivi, ma anche i morti: il passato non è inamovibile, ma cambia a seconda dei punti di vista.

L'albero genealogico si comporta, con tutte le sue componenti, come un individuo, come un essere vivente. Ho chiamato lo studio di questi problemi "psicogenealogia". L'inconscio non è scientifico, è artistico. Il paziente deve fare la pace col suo inconscio, non deve liberarsi di lui ma trasformarlo in alleato. Se impariamo il suo linguaggio, si mette a lavorare per noi.

Alejandro Jodorowsky, La Danza della Realtà, 2001

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